• Gio. Apr 10th, 2025

Recepimento italiano della direttiva 2013/34/UE, come aggiornata dalla direttiva 2022/2464/UE – Esame della relazione al parlamento italiano

Oggi esamino due aspetti,  inseriti nella relazione della adozione da parte italiana della direttiva 2013/34/UE, come aggiornata dalla direttiva 2022/2464/UE.

Definizioni di “questioni di sostenibilità” e “risorse immateriali essenziali”.

Principali Obiettivi di Tali Definizioni:

Trasparenza:

Fornire agli stakeholder una visione chiara e dettagliata degli aspetti di sostenibilità che influenzano l’impresa. Conseguire una comunicazione più completa rispetto ai soli dati finanziari.

Comparabilità:

Consentire ai vari stakeholder, inclusi investitori e analisti, di confrontare tra loro le performance di sostenibilità delle diverse imprese. Garantire standard uniformi che facilitano il benchmarking.

Completezza:

Assicurare che le informazioni siano sufficienti per comprendere le dinamiche interne ed esterne che possono influenzare l’impresa. Coprire tutti gli aspetti rilevanti del business, inclusi quelli non direttamente legati al capitale fisico o finanziario.

Queste definizioni sono fondamentali per specificare in maniera chiara e dettagliata gli elementi che le imprese devono considerare e riportare nel loro reporting di sostenibilità.

  1. Questioni di sostenibilità:

Si riferiscono a tutti quegli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) che influenzano l’attività e l’impatto dell’impresa.

Le imprese devono identificare e rendicontare su questi aspetti, valutando come influenzano le loro operazioni, la loro performance, e le strategie a lungo termine.

Si focalizza su variabili esterne e interne come impatto ambientale, relazioni con la comunità, pratiche di governance e performance sociale.

È più ampio e copre una serie di dinamiche che possono influenzare direttamente o indirettamente l’impresa e il suo contesto operativo

Ambientali (E):

Impatto ambientale delle operazioni dell’azienda (es. emissioni di CO2, gestione dei rifiuti, consumo di risorse naturali).

Iniziative di riduzione dell’impatto ambientale e adozione di pratiche sostenibili.

Sociali (S):

Salute e sicurezza dei dipendenti e delle comunità locali.

Pratiche di lavoro equo, inclusione e diversità.

Contributi alla comunità e impatto sociale delle azioni aziendali (es. responsabilità sociale d’impresa).

Governance (G):

Pratiche di governance aziendale, inclusi la trasparenza, l’etica e la gestione del rischio.

Struttura e indipendenza del consiglio di amministrazione.

Politiche di remunerazione e allineamento degli incentivi ai risultati di lungo termine.

Informazioni Relative agli Aspetti Sociali:

Le informazioni relative agli aspetti sociali nel reporting di sostenibilità includono:

Condizioni di Lavoro:

Pratiche di assunzione, condizioni di lavoro, salari e benefit per i dipendenti.

Sicurezza sul lavoro e misure adottate per prevenire infortuni e malattie professionali.

Inclusione e Diversità:

Politiche per promuovere la diversità di genere, etnica e culturale all’interno dell’organizzazione.

Iniziative e programmi per supportare la parità di opportunità.

Relazioni con la Comunità:

Progetti e investimenti nella comunità locale.

Attività di volontariato e contributi a cause sociali.

Formazione e Sviluppo:

Opportunità di formazione e sviluppo professionale offerte ai dipendenti.

Programmi di apprendimento continuo e crescita delle competenze.

Diritti Umani:

Misure per rispettare e promuovere i diritti umani nel contesto aziendale e nella catena di fornitura.

Iniziative contro il lavoro minorile, il lavoro forzato e altre pratiche abusive.

  • Risorse immateriali essenziali:

Comprendono elementi quali il know-how, i brevetti, i marchi, le relazioni con i clienti, la reputazione aziendale e altre risorse non materiali che contribuiscono significativamente al valore dell’impresa.

Si concentra su asset specifici non tangibili come marchi, brevetti, know-how, relazioni con i clienti e reputazione.

Queste risorse sono solitamente interne all’impresa e riguardano la proprietà intellettuale e il capitale umano.

L’accento è posto su come queste risorse influenzano direttamente il modello di business e la capacità dell’azienda di generare valore.

Le risorse immateriali essenziali richieste nel reporting comprendono vari asset non tangibili che possono influenzare significativamente il modello di business e la capacità di creare valore di un’impresa.

Questi includono:

  • Know-how: Conoscenze e competenze specifiche detenute dai dipendenti o dall’azienda.
  • Brevetti e Proprietà Intellettuale: Innovazioni, invenzioni e altre proprietà intellettuali che danno un vantaggio competitivo.
  • Marchi e Reputazione: La notorietà e la percezione del marchio dell’impresa nel mercato.
  • Relazioni con i Clienti: Fidelizzazione dei clienti e qualità delle interazioni commerciali.
  • Capitale Umano: Abilità, formazione e valore aggiunto apportati dal personale aziendale.
  • altri asset immateriali essenziali possono includere:
  • Software e Sistemi IT: Proprietà di software sviluppati internamente o licenze di software cruciali per le operazioni dell’impresa.
  • Database e Informazioni Proprietarie: Raccolte di dati, informazioni sui clienti e altri database che possono fornire un vantaggio competitivo.
  • Capitale Relazionale: Relazioni con i principali stakeholder, come fornitori, partner commerciali e istituzioni.
  • Innovazione e Ricerca: Risultati di attività di ricerca e sviluppo (R&D) che possono portare a nuovi prodotti, processi o servizi.
  • Come Proteggere gli Asset Immateriali

Proteggere gli asset immateriali richiede una combinazione di misure legali, tecnologiche e organizzative che insieme garantiscono che queste risorse preziose rimangano al sicuro e mantengano il loro valore per l’impresa.

Qui ci sono alcune strategie chiave:

Protezioni Legali:

Brevetti: Proteggere le invenzioni e le innovazioni tramite brevetti.

Diritti d’Autore e Marchi: Utilizzare copyright e marchi registrati per proteggere opere creative e l’identità del brand.

Contratti di Non Divulgazione (NDA): Utilizzare NDA per proteggere le informazioni riservate condivise con terze parti.

Sicurezza Informatica: Crittografia dei Dati: Utilizzare tecnologie di crittografia per proteggere le informazioni sensibili.

Firewall e Antivirus: Implementare sistemi di sicurezza per prevenire accessi non autorizzati e attacchi informatici.

Backup e Recupero Dati: Pianificare backup regolari e strategie di recupero dati per prevenire la perdita di informazioni.

Gestione delle Conoscenze Interne:

Formazione Continua: Investire nella formazione dei dipendenti per mantenere e aggiornare il know-how.

Politiche di Sicurezza: Stabilire e far rispettare politiche di sicurezza aziendale rigorose.

Accesso Limitato: Limitare l’accesso alle informazioni sensibili solo al personale autorizzato.

Conoscenza e Consapevolezza: Promuovere la consapevolezza tra i dipendenti sulle importanza di proteggere le risorse immateriali.

Codice Etico e Linee Guida: Implementare e far rispettare un codice etico che enfatizzi la protezione delle informazioni.

  • Le risorse immateriali influenzano il modello di business in vari modi:
  • Vantaggio Competitivo:

Know-How e Brevetti: Conoscenze specialistiche e proprietà intellettuali possono permettere all’impresa di innovare più rapidamente e offrire prodotti unici, sostenendo una posizione di leadership nel mercato.

  • Efficienza Operativa:

Software e Sistemi IT: Miglioramenti nei sistemi tecnologici possono aumentare l’efficienza operativa, ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio.

  • Fidelizzazione dei Clienti:

Marchi e Reputazione: Una forte brand reputation e relazioni positive con i clienti possono portare a un’alta fedeltà dei clienti, sostenendo le vendite a lungo termine.

  • Capacità di Innovazione:

Ricerca e Innovazione: Investimenti continui in ricerca e sviluppo possono portare a nuovi prodotti e servizi, diversificando le offerte aziendali e aprendo nuovi mercati.

  • Accesso al Mercato:

Relazioni con i Partner: Partnership strategiche e relazioni con gli stakeholder possono facilitare l’accesso a nuove risorse, tecnologie e mercati.

  1. Alcuni Esempi Specifici di Know-How e Competenze
  • Know-How Tecnico:

Ingegneria e Progettazione: Competenze nella progettazione di prodotti tecnologicamente avanzati, come componenti automobilistici o dispositivi elettronici.

  • Competenze in Marketing:

Strategie di Branding: Capacità di creare e implementare strategie di branding efficaci, aumentando la percezione del valore del marchio e la fedeltà dei clienti.

  • Gestione della Supply Chain:

Ottimizzazione della Catena di Fornitura: Conoscenze su come ottimizzare la supply chain per ridurre i costi e migliorare la reattività alle esigenze del mercato.

  • Competenze Digitali:

Analitica dei Dati: Abilità nell’analisi dei dati per personalizzare l’offerta di prodotti e servizi e prendere decisioni informate basate su evidenze.

  • Competenze Organizzative:

Leadership e Gestione del Cambiamento: Capacità di guidare l’organizzazione attraverso cambiamenti significativi, assicurando la continuità operativa e l’adozione di nuove strategie.

Questi esempi dimostrano come il know-how e le competenze possano essere fondamentali nel supportare e amplificare il successo del modello di business di un’impresa.

  • Esempi di informazioni proprietarie

Le informazioni proprietarie sono dati e conoscenze detenute dall’azienda che offrono un vantaggio competitivo e non sono disponibili pubblicamente. Alcuni esempi includono:

Dati dei Clienti: Liste di clienti, preferenze e comportamenti di acquisto, storico delle transazioni.

Segreti Commerciali: Formula di un prodotto, processi di produzione, piani di marketing esclusivi.

Strategie di Business: Pianificazioni strategiche, previsioni di mercato e analisi competitive.

Ricerca e Sviluppo (R&D): Risultati di ricerche interne, progetti di sviluppo non ancora pubblicati, prototipi.

Database Interne: Sistemi di CRM (Customer Relationship Management), database di fornitori, inventari interni.

  • Esempi di Software IT Cruciali per le Operazioni

I software IT sono spesso fondamentali per il funzionamento efficiente di un’azienda. Alcuni esempi di software cruciali includono:

ERP (Enterprise Resource Planning):

Sistemi come SAP, Oracle ERP, Microsoft Dynamics. Integrano vari processi aziendali, tra cui finanza, risorse umane, produzione, e gestione della supply chain.

CRM (Customer Relationship Management):

Salesforce, HubSpot, Zoho CRM.

Gestiscono le interazioni con i clienti, migliorando la fidelizzazione e il servizio clienti.

Software di Contabilità:

QuickBooks, Xero, Sage Intacct. Automatizzano la gestione finanziaria, contabilità, e la gestione delle spese.

Sistemi di Gestione dei Fornitori (SRM):

Ariba, Coupa, Jaggaer.

Ottimizzano la gestione dei fornitori e le relazioni con i venditori.

Piattaforme di e-Commerce:

Shopify, Magento, WooCommerce. Gestiscono le vendite online, l’inventario e la logistica.

  • Le imprese devono spiegare

come queste risorse sono integrate nel loro modello di business e come supportano la creazione di valore, fornendo informazioni dettagliate all’interno della relazione sulla gestione.

Di Giacomo Dalseno

Revisore Legale